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Archivio Postumia – Testi

LA SIGNORA RUSSAAVANTI

Un corpo disfatto
su di un letto intatto
la signora russa
pensa al suo passato
legionaria in fondo
in un mondo che
da levante ad ovest
si divide da sé

Le caviglie bianche
di fine porcellana
passeggiate stanche
di fine settimana
Pietroburgo era
Leningrado è
questo mondo albergo
da ponente ad est

Gira la mia vita
come fosse una cometa
come un tunnel dell’amore
tutto tunnel niente amore
come corre questa vita
che fermarla io vorrei
dire al postiglione
riposarmi io dovrei

Una ninna nanna
solo sussurrata
la signora russa
non va disturbata
ha viaggiato a lungo
sulla ferrovia
ha viaggiato a lungo
senza compagnia

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