IL VERBO “ERA”

Lei era così bella
Quale crudezza greve
Nell’imperfezione
Del tempo che prosegue
Il verbo “era” uccide
La sua terza persona
Che invece ancora vive

Io amo le sue rughe
Mi trova un po’ perverso
Non ero lì ad amarla
Quando mi avrebbe odiato
E adesso il tempo è perso
Non solo quello andato
Se amo il suo passato
Che non potrò vedere

La linea dei suoi occhi
Sul naso disegnata
Io l’amo del piacere
Degli ultimi rintocchi
Tutta la vita canta
Delle perdute vie
Con lei le ripercorro
Un poco le rincorro
Mai non saranno mie

Lei era così bella
Ditelo ai vostri amici
Che tutto alla bellezza
Vorrebbero pagare
Per starsene felici
Di fronte a qualche mare
Che non invecchia mai
Amici disperati
Sarete belli voi

La linea dei suoi occhi
Che cambiano il ricordo
Rivisti un po’ in ritardo
Lontano dagli specchi
La bocca che sorride
Le labbra lucidate
Il verbo “era” uccide
Il verbo “era” uccide
Le labbra più baciate