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7 Parole – di Andrea Mannucci su testo fantasma di Marco Ongaro

5 Dicembre 2021 @ 21:00 - 23:00

Contrasti espressivi

Alberto Cara (1975) Funzione Alfa* (2020) per flauto, clarinetto, pianoforte e quartetto d’archi

Emanuele Savagnone (1997) hernieder* (2020) per quartetto d’archi

Osmo Tapio Räihälä (1964) Pragma* (2020) per flauto, clarinetto, pianoforte e quartetto d’archi

Andrea Mannucci (1960) 7 Parole* (2020) suite sentimentale per pianoforte
e quartetto d’archi su testo fantasma di Marco Ongaro
Addio, Baciare, Chiuso, Destino, Esperienza, Fiore, Giovane

Giampaolo Testoni (1957) Quarto Concertino* (2020) per pianoforte e sei strumenti
1. Nervoso, 2. Scherzo-Valzer, 3. Rondò

NED Ensemble
Roberta Nobile flauto, Gabriele Galvani clarinetto, Davide de Ascaniis violino I, Louise Antonello violino II, Lorenzo Boninsegna viola, Afra Mannucci violoncello, Ilaria Cavalleri pianoforte
Andrea Mannucci direttore

Il concerto vuole essere un approfondimento sull’immagine del labirinto, ripartendo dalle suggestioni che hanno ormai assunto una portata storica e culturale, per ampliarle sulla base delle percezioni di alcuni compositori dei nostri giorni. L’intenzione di sondare quali siano le tendenze odierne rispetto a un simile argomento ha spinto Nuova Consonanza a interpellare direttamente cinque voci autorevoli della composizione di oggi. Il risultato del progetto consiste in cinque prime esecuzioni assolute di compositori di diversa provenienza ed età. Il labirinto prende la forma del linguaggio musicale mai uguale a se stesso e perennemente in trasformazione, cifra stilistica di Alberto Cara, o del delicato equilibrio tra le complesse strade del virtuosismo e la necessità di comunicazione, ricercato da Giampaolo Testoni; diviene metafora delle tortuose strade percorse dai sentimenti nelle quattro fasi dell’amore, che come spiegato da Osmo Tapio Räihälä potrebbero risolversi in un freddo congelamento del rapporto. L’immagine rivive inoltre nell’intreccio dei frammenti melodici che si rifrangono in uno stato di tensione nel brano di Emanuele Savagnone, salvo trovare una risoluzione anche se desolante nel finale; si esplica, infine, nella ricerca di un ordine nella casualità dell’esistenza, simbolicamente rappresentato dalla successione alfabetica e musicale delle note secondo il sistema anglosassone.
L’esecuzione dei brani è affidata al Nuovo Ensemble di Desenzano per la musica contemporanea, nato nel 2006 proprio nell’intento di promuovere la diffusione della musica di compositori contemporanei, valorizzata abbattendo i confini ideali con la musica classica.

Funzione Alfa
Da un po’ di tempo cerco di conferire senso ad un discorso musicale continuamente cangiante e spiazzante. Cerco di farlo attraverso una lingua comune, ma con una grammatica ed una sintassi inusuali.
Il fatto è che l’idea classica della costruzione, dello sviluppo, mi ha un po’ stancato, ed allora ci provo, a proporre un’altra idea di costruzione, che cresca per analogia, che sia più aperta, che provi a mettere in crisi l’illusione della necessità della musica nel suo decorso temporale. In questo senso Funzione Alfa è un esperimento; racconta, o prova a raccontare una vicenda inenarrabile, e cioè: come accade che una serie di suggestioni si compongano in un quadro unico (non necessariamente unitario).
Alberto Cara

hernieder
A partire da una parola, hernieder, presente un’unica volta nel libretto wagneriano di Tristano e Isotta, ho inteso questo quartetto come una ricerca sulla personalità e il silenzio in musica. Alla mia musica ho scelto di dare un carattere arido, scuro. Un mondo musicale desertico come quello di hernieder non è abitato da temi o frasi ma solo da linee spoglie; la direzione dei frammenti melodici è sempre senza sfogo e l’energia della musica ferocemente compressa nei silenzi che la interrompono. Solo prima della fine il senso di allerta si scioglie in elementi musicali più anonimi, completando il percorso espressivo del pezzo dalla tensione alla desolazione. Tra laconicità, desiderio e violenza si svolge hernieder, da intendersi come una riflessione sull’individualità nel suo significato più tossico.
Emanuele Savagnone

Pragma
Pragma descrive le quattro fasi dell’amore. I neuroni specchio ci fanno reagire ad altre persone (nello stesso modo tutte le frasi musicali in questo stadio si rispecchiano). La prima fase del vero amore è entusiasta e giocosa, ma spesso segue un periodo in cui i sentimenti si raffreddano e, nel peggiore dei casi, diventano gelati. Un amore duraturo diventa quindi inevitabilmente un “pragma”, o un “matrimonio di convenienza”, dove le cose vengono accettate per come sono, senza grandi drammi.
Osmo Tapio Räihälä

7 Parole
La Suite Sentimentale Sette Parole trae spunto da motivi autobiografici opportunamente disciolti nella rigorosa successione delle sette note rappresentate alfabeticamente dalla tassonomia musicale anglosassone. Dalla A alla G, la scala diatonica sale verso un ricongiungimento con l’ottava superiore, simboleggiando la ciclicità dei corsi e ricorsi dell’esistenza in una direzione che si auspica virtuosamente ascendente, indipendentemente dagli apparenti alti e bassi degli eventi.
Scopo dell’ordine alfabetico e della scala musicale è riconoscere un ordine nella casualità, forzandolo se necessario, a dispetto delle forze imponderabili che intervengono a influenzare il tragitto esistenziale degli individui e della storia.
Addio, Baciare, Chiuso, Destino, Esperienza, Fiore, Giovane sono i sette passi mossi dall’essere umano nel distaccarsi dal nucleo famigliare per trarre da se stesso la vita individuale e unirsi ad altri grazie al collante dell’ambizione, del desiderio, dell’amore, della ragione, della bellezza e dell’impegno.
In mezzo, i vettori delle mille pulsioni sospingerebbero la volontà della persona attraverso spirali involute, lungo scarti di tempo e spazio irregolari, fornendo all’individuo la ribellione necessaria a riprendere il cammino segnato con una nuova coscienza di sé. La giovinezza diventa così il traguardo mentre l’infanzia e l’adolescenza sono zone di vecchiaia da scrostare per poter finalmente nascere alla vita nella forma decisa inconsapevolmente al principio.
Andrea Mannucci – Marco Ongaro

Quarto Concertino
Il Quarto Concertino per pianoforte e sei strumenti, scritto tra luglio e settembre 2020 su richiesta del M° Andrea Mannucci per il Ned Ensemble, è il più recente di una serie di concertini per varie formazioni cameristiche. In tre movimenti, riassume e concentra la mia scrittura di questi ultimi anni per piccoli ensemble con strumenti concertanti. Come nella mia musica sinfonica e teatrale, gli elementi principali della narrazione musicale sono il “canto” e il dialogo contrappuntistico tra gli strumenti, coniugando tratti virtuosistici con la necessità di espressività e comunicazione che da quarant’anni sono i riferimenti più espliciti per il mio stile.

Dettagli

Data:
5 Dicembre 2021
Ora:
21:00 - 23:00
Categoria Evento:
Sito web:
https://www.mattatoioroma.it/rassegna/58-festival-di-nuova-consonanza

Luogo

Mattatoio – La Pelanda
Piazza Orazio Giustiniani, 4
Roma, RM 00153 Italia
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Telefono:
06 3996 7500
Sito web:
https://www.mattatoioroma.it/