Solitari – Testi

L’atteso

L’atteso non arriva
L’atteso non ritorna
Non sa nemmeno lui chi è
Eppure dà i biglietti
Omaggio sulla porta
E lo spettacolo non c’è

L’atteso non conosce
La gente che lo aspetta
È nuovo in ogni città
Ma non rifiuta un soldo
Né una sigaretta
A chi gli chiede carità

L’atteso gioca e spreca
Il tempo che gli resta
Perché di tempo non ne ha
E chiude le serrande
E sbarra la finestra
E chi lo aspetta non lo sa

La donna che ha lasciato
La donna che lo vuole
Consulta una fotografia
E chiede ai passanti
Fornendo nuove prove
Che dicano dov’è la via

Ora sorride ora dispera
Ora ha coraggio ora ha paura
E non si mostra non si nasconde
Diventa piccolo più si fa grande

L’atteso liberato
Nessuno più lo guarda
Ha perso il suo charme ormai
L’interesse sfuma
Per uno che ritarda
Per uno che non viene mai

Un aforisma stanco
Un epigramma vuoto
Una lapide buttata lì
A ricordare un uomo
Che visse per un poco
Che forse poi neanche morì
Ora s’inganna ora s’illude
Ora scompare ora si vede
Una partita una scommessa
Una sconfitta sempre la stessa